Sassomolare e paesi montanari limitrofi - Appennino Tosco Emiliano


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Montese

Storia

Superficie: 80,80 km2

Altitudine: 290-1080 m.s.l.m

Abitanti (2005): 3303

Mercato settimanale: lunedì

Frazioni del Comune: Bertocchi, Castelluccio di Moscheda, Iola, Maserno, Montalto, Montespecchio, Salto, San Giacomo Maggiore, San Martino, Semelano

Il territorio comunale è molto esteso: dalle rive del Panaro e del Leo, fino al crinale appenninico che divide le province di Modena e di Bologna. L'origine degli insediamenti umani nel territorio risale probabilmente all'età neolitica. Reperti archeologici si riferiscono alle età del bronzo e del ferro nonché al periodo etrusco e romano. Le prime documentazioni scritte relative all'attuale capoluogo risalgono al 1197. Il centro abitato si è sviluppato ai piedi della rocca duecentesca, della quale oggi si possono ammirare la doppia cinta muraria, con il portale di accesso a sesto acuto, la torre merlata, elemento caratterizzante il paesaggio di Montese, e l'edificio principale a due piani, sede del Museo Storico. Montese è comune ad attività prevalentemente agricola, con aziende zootecniche legate alla produzione del Parmigiano Reggiano e, soprattutto, a[la tradizionale coltivazione di patate e castagne. A Settembre si svolge la Fiera della Patata e del Parmigiano Reggiano, mentre a ottobre, nella frazione di Maserno, la Sagra della Castagna in cui si possono gustare le specialità locali. Luogo di gradevole villeggiatura, offre dintorni splendidi per compiere escursioni nei numerosi sentieri che toccano le emergenze naturalistiche ed architettoniche del territorio.
Di particolare rilevanza è il monte Belvedere ed il vicino Itinerario della memoria, lungo il quale si possono osservare i resti della Linea Gotica, il fronte che durante la seconda guerra mondiale divideva i tedeschi e gli Alleati, correndo lungo gli Appennini...

Il Castello di Montese
Posto sotto la signoria dei Montecuccoli dal XIII sec. fu sempre al centro delle turbolente vicende storiche che scossero il territorio. Prima le lotte tra bolognesi e modenesi,poi tra Tanari e Montecuccoli ed infine i bombardamenti del 1945,causarono gravi danni al complesso che fu più volte restaurato. Attualmente possiamo percorrere secoli di storia ammirando la sua torre merlata risalente al XIV sec.,la doppia cinta delle mura,l'arcata d'ingresso,la cisterna e l'edificio principale che al secondo piano ospita il Museo.


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